La Fondazione Guido Pajetta nasce il 2 dicembre 2016 come punto d’arrivo di un lungo percorso iniziato nel lontano 1987.
Il 15 febbraio 1987 muore il pittore Guido Pajetta e da quella data il figlio Giorgio – con l’aiuto della famiglia, della gallerista e cognata dell’artista Gianna Panizzutti, di amici, e collezionisti – si propone di dar corso ad un rigoroso lavoro di valorizzazione dell’imponente opera pittorica del padre, dagli inizi nei primi anni Venti fino all’anno della morte.
Il progetto di valorizzazione presentava notevoli difficoltà per una serie di motivi che avevano messo nell’ombra per lunghi anni l’immagine dell’artista: assenza dal mercato, rifiuto di partecipare a mostre collettive, conflittualità con la critica d’arte ed infine un voluto isolamento intellettuale ed artistico che aveva portato Guido Pajetta nei primi anni Sessanta – dopo anni di attiva partecipazione alla vita culturale nazionale e internazionale – a rinchiudersi sempre più in sé, pur continuando l’attività pittorica.
L’obiettivo primario del progetto prevedeva un’attività di archiviazione attenta e puntuale dell’opera di Pajetta, al fine di tutelare l’importante lavoro dell’artista. In virtù di questo scopo si cominciò a ricercare, documentare e fotografare tutti i dipinti dell’artista. Da questo impegno nacque l’idea di dar vita ad un vero Catalogo Ragionato dell’opera di Guido Pajetta. L’incarico venne affidato al Prof. Enrico Crispolti, che si avvalse della collaborazione della Dott.ssa Silvia Ferrari. Nel 2011 il Catalogo venne pubblicato nelle edizioni Gabriele Mazzotta.
Parallelamente a questo impegnativo lavoro di catalogazione dei dipinti di Pajetta il progetto di promozione della sua immagine si è articolato in una serie di iniziative editoriali e di mostre retrospettive in importanti sedi museali:
Questo percorso di valorizzazione dell’immagine di Guido Pajetta è stato favorito dalla nascita nel gennaio del 2000 della Fondazione Panizzutti (presidente Mons. Luigi Crivelli, consiglieri Lino e Remo Stoppani) per volontà della cognata Gianna Panizzutti che, nel proprio testamento ha destinato un lascito finalizzato alla promozione, diffusione e valorizzazione dell’artista di cui aveva seguito il percorso artistico come gallerista (in società con Massimo Cassani) fin dagli anni Trenta, in Italia e all’estero.
La Fondazione Panizzutti nel 2016 ritiene di aver concluso il proprio compito statutario e dà incarico al prof. Paolo Biscottini di provvedere a contattare i musei italiani per verificarne l’interesse e la disponibilità a ricevere le opere dell’artista di proprietà della Fondazione stessa. Il Prof. Paolo Biscottini in accordo con la Soprintendenza dà vita ad una ricognizione del patrimonio artistico della Fondazione al fine di definire quali opere dovessero restare di proprietà del Fondazione e quindi dichiarate inalienabili, e quali potessero essere poste sul mercato o comunque cambiare proprietà.
Si definì l’inalienabilità di 144 dipinti, di cui venne riconosciuto l’alto valore storico artistico, come bene culturale del Paese. La Fondazione così poté iniziare un nuovo percorso di studio e valorizzazione dell’artista. La Presidenza venne assunta dal Prof. Paolo Biscottini, che nel primo Consiglio di Amministrazione propose di modificare il nome stesso dell’Istituzione, che infatti dal 2017 si chiama Fondazione Guido Pajetta.
Scopi della Fondazione
- Gestisce l’archivio completo di tutte le opere di Guido Pajetta.
- Custodisce tutta la documentazione storica relativa all’attività artistica di Guido Pajetta:
- l’archivio della famiglia Pajetta e l’archivio della Galleria Cassani.
- Si organizza come un centro studi e ricerche a disposizione di quanti volessero approfondire la conoscenza dell’artista.
- Persegue uno scambio culturale nazionale e internazionale sui temi che legano l’arte di Guido Pajetta alle correnti del Novecento con cui l’artista ha dialogato.
- Pianifica mostre antologiche o tematiche a livello nazionale e internazionale dedicate all’opera di Guido Pajetta e degli altri quattro pittori della famiglia.
- Cura la pubblicazione di testi monografici sull’artista, sulla sua eredità culturale di famiglia e sulle correnti artistiche da lui frequentate.
- Cura la collezione di dipinti e disegni di Guido Pajetta in suo possesso.
ORGANIGRAMMA DELLA FONDAZIONE GUIDO PAJETTA
Paolo Biscottini Presidente
Giorgio Loli Consigliere
Giorgio Pajetta Consigliere
Niccolò Leboffe Revisore dei Conti
Andrea Pavanello Latta Coordinamento istituzionale
Visualizza lo statuto l’atto costitutivo e lo statuto della Fondazione Guido Pajetta